La qualità motoria della velocità
Sfrecciare come il vento
Nella maggior parte degli sport la velocità è essenziale. Si parla di velocità corporea, non di mezzi meccanici come moto, biciclette o auto.
La velocità mette in relazione un determinato spazio e il tempo che si impiega per percorrerlo. Negli sport è la capacità di compiere un gesto nel minor tempo possibile.
Questa qualità motoria dipende da vari elementi. Prima di tutto bisogna considerare il patrimonio genetico di ogni individuo. La costituzione fisica, la funzionalità del sistema muscolo-scheletrico e nervoso. Mentre la tecnica esecutiva di un gesto viene appresa con la pratica sportiva.
In più sono necessarie capacità mentali come la concentrazione e la determinazione.
Nell’essere umano la velocità emerge progressivamente. Entro i primi sei anni di vita è una qualità apprezzabile. Il massimo sviluppo si ha nel periodo della preadolescenza, fra 11 e 14 anni. Mentre, secondo gli esperti, dai 9 ai 12 anni, è il momento migliore per imparare un determinato sport.
Questa qualità motoria subisce un rallentamento nella pubertà. Il corpo è in trasformazione. Si modificano le strutture anatomiche. Per cui il movimento può rallentare.
<<Generalmente si distinguono tre forme di velocità: 1) velocità di reazione; 2) velocità di esecuzione; 3) velocità di traslocazione.>> [Fonte: https://www.abcallenamento.it ]
Ovviamente l’allenamento non può cambiare i fattori genetici, tuttavia consente di accrescere le riserve energetiche, la flessibilità, la coordinazione, l’elasticità delle fibre muscolari.
Ricordiamo che, in qualsiasi pratica sportiva, prima di allenare la velocità è necessario saper eseguire i movimenti in maniera corretta, precisa e controllata.
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[Fonte testo: le citazioni appartengono al sito indicato nell’articolo.]
[Fonte immagine: https://www.neveitalia.it http://runningspain.es http://uk.businessinsider.com ]
