Sindrome del Bambino Scosso
Altamente pericoloso!
Il pianto inconsolabile del neonato si manifesta nei primi 6 mesi di vita. <<Periodo di massima intensità del pianto del lattante.>>
In tale periodo i neonati non hanno a disposizione altri strumenti per comunicare con i genitori. Che si tratti di fame, sonno, malessere, solitudine, i piccoli piangono.
Gli adulti si sentono stanchi, impotenti. Non riescono a placare il pianto del figlio. La disperazione li porta a scuotere il piccolo, credendo che sia il modo migliore per far cessare il lamento.
NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO! Sottolineano i medici.
Scuotere con forza un neonato, anche per un attimo, può creare severi danni sia fisici che neurologici. Si parla appunto di Sindrome del Bambino Scosso. Molto conosciuta in America con il nome Shaken Baby Syndrome.
<<La testa dei lattanti è pesante ed è più grande rispetto al resto del corpo. I lattanti hanno i muscoli del collo ancora deboli e controllano a fatica il capo. I lattanti hanno un cervello ancora delicato.>> Questi sono alcuni fattori che spiegano la vulnerabilità dei bambini piccoli.
Fra la varietà dei possibili segni e sintomi <<Estrema irritabilità, riduzione dell’appetito, scarsa alimentazione o vomito senza un apparente motivo. Comparsa di lividi da afferramento su braccia o torace. Rigidità o cattiva postura. Difficoltà respiratorie.>>
Le conseguenze sono davvero importanti <<Disturbi dell’apprendimento. Disabilità fisiche. Danni alla vista o cecità. Disabilità uditive. Paralisi cerebrale. Epilessia. Ritardo psicomotorio e ritardo mentale. Morte.>>
Fondamentale la sensibilizzazione dei genitori e la possibilità di acquisire idonee competenze per tranquillizzare in modo consapevole i propri figli.
Per approfondire l’argomento visitare il sito https://nonscuoterlo.terredeshommes.it
[Fonte testo: le citazioni appartengono al sito indicato nell’articolo.]
[Fonte immagine: https://pcavt.org http://www.itanhaem.sp.gov.br http://www.babygiftretail.com ]