Speck, prelibatezza a tavola
Tanto gusto, poche calorie
Siamo abituati a trovare lo speck servito come antipasto, accompagnato dal classico melone. Oppure come farcitura di panini e focacce, insieme a sottili fette di formaggio. Tuttavia lo si può anche usare in maniera creativa in cucina, ad esempio al posto della pancetta affumicata, per preparare saporiti manicaretti.
<<Uno dei segreti di un buon speck sta nell’affumicatura, operazione che dura una decina di giorni e che prevede l’impiego di legna non resinosa (faggio, ginepro, frassino). La forma dello speck è appiattita e allungata, mentre all’interno il salume si presenta di color rosato tendente al rosso, con le parti grasse ben circoscritte. Ha un sapore molto caratteristico, speziato e affumicato. Dal punto di vista gastronomico è estremamente versatile.>> [Fonte: http://www.salumi-italiani.it ]
Uno dei tanti pregi dello speck è il basso contenuto di grassi.
<<Nel 1996 lo Speck Alto Adige ottenne dall’UE il riconoscimento della denominazione “Indicazione Geografica Protetta”.>> [Fonte: https://www.speck.it ]
Per ottenere un prodotto d’eccellenza è necessario iniziare dalla scelta delle materie prime. Il passo successivo è quello di amalgamare le spezie più profumate <<Alloro, rosmarino, ginepro. Talvolta si aggiungono anche aglio rosso, coriandolo o cumino. […] La miscela delle spezie cambia molto da un produttore all’altro.>> [Fonte: https://www.speck.it ]
A seguire l’affumicatura. Per concludere la stagionatura, la cui durata è in media di 22 settimane.
[Fonte testo: le citazioni appartengono ai siti indicati nell’articolo.]
[Fonte immagine: https://www.speck.it ]