Scopri le trappole mentali
...per reinventare la tua vita
Che cosa sono le “lifetrap” o “trappole della vita”? Sono <<Modi di pensare, agire, sentire, relazionarsi con se stessi e con gli altri che si sono formati in momenti cruciali dello sviluppo e rafforzati nel tempo fino a consolidarsi e a intrappolare l’esistenza della persona.>>
Possono essere considerate degli schemi comportamentali acquisiti nel tempo e trasformati in convinzioni. Se sono positive: amore, libertà, espressione di sé, piacere, ecc. finiscono per dare sicurezza al bambino che successivamente si trasformerà in un adulto autonomo, sicuro di sé, con una buona autostima.
Al contrario, se sono negative: abbandono, continua critica, iperprotezione, sottomissione, mancanza di amore e riconoscimenti, ecc. il bambino sperimenta una sfiducia e insicurezza di base che faranno di lui un adulto vulnerabile.
Solitamente le trappole generano rabbia, tristezza, ansia, solitudine, disistima. Gettano la persona in un circolo vizioso che non le consente di vivere un’esistenza felice e appagante.
Porre rimedio alle trappole è possibile. La persona deve attivare un insieme di strumenti per poter cambiare e reinventare la propria vita. Riflessività, forza di volontà, responsabilità, continuo confronto con se stessi.
<<La maggior parte di noi agisce in automatico, ripetendo modi abituali di pensare, agire, sentire. Sono modalità familiari e rassicuranti. In tal caso siamo destinati a ripetere gli errori del passato. Il cambiamento non avviene da solo, occorre la propria forza di volontà.>>
E’ necessario riconoscere e dare un nome alla trappola. Capire come si è originata. Esaminare tutti gli elementi.
<<Il processo di cambiamento comporta il risveglio della parte sana.>>
Il libro Reinventa la tua vita. Di J. E. Young, J. S. Klosko si parla ampiamente delle undici trappole che affliggono l’essere umano. Il libro è corredato di test per scoprire a quale trappola si è legati e come poter risvegliare il desiderio di rivincita.
Il motto è: NON ARRENDERSI MAI!
[Fonte testo: le citazioni appartengono al libro indicato nell’articolo.]
