Comunicazione e crescita personale
Comunicare vuol dire mettere in comune
Uno dei principi base della comunicazione è proprio questo: non si può non comunicare. Significa che agire o non-agire, parlare o non-parlare, sono comunque messaggi, informazioni che le persone inviano e di conseguenza è comunicazione.
Ad esempio: guardare in un’altra direzione rispetto alla persona che parla, può esprimere imbarazzo o la determinazione a non voler stabilire un contatto. Invece il silenzio di fronte ad una domanda, può essere a volte più efficace di una risposta negativa.
E’ importante riuscire ad avere una sensibilità tale da capire come l’altro si sente. Ad esempio una postura rigida, chiusa e braccia conserte, sono indicazioni di possibili tensioni.
Quindi ogni atto comunicativo è composto da un aspetto verbale (“cosa” comunico) e da un aspetto non-verbale (“come” comunico). Fondamentale tenere in considerazione i punti di vista, ossia le diverse interpretazioni del messaggio.
Il termine “comunicazione” vuol dire “mettere in comune”. Consente di trasmettere informazioni.
E’ un elemento peculiare della vita, sia per il singolo che per la società in generale. E’ intrinseco il concetto di interattività, di scambio reciproco. Si tratta di un processo bidirezionale. I flussi comunicativi sono circolari.
L’attenzione sulla comunicazione è nata nella seconda metà del XX secolo. Inserita nel quadro degli studi sulla trasmissione dell’informazione, negli studi sui mass-media, linguistici, ecc.
<<La comunicazione rappresenta uno degli aspetti principali delle relazioni interpersonali. Sebbene tutti noi siamo in grado di comunicare con gli altri, non sempre siamo consapevoli della complessità e dei diversi livelli di profondità che la comunicazione ha in sé. Grazie ad essa possiamo entrare in relazione con gli altri, esprimere i nostri bisogni, pensieri ed emozioni e ascoltare e comprendere quelli degli altri. L’utilizzo di una comunicazione efficace garantisce una maggiore soddisfazione dell’individuo e ne aumenta la libertà.>> [Tratto da Educare le Life Skills di P. Marmocchi, C. Dall’Aglio, M. Zannini]
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
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