Non fare l'orso…esci dal letargo!

Non fare l'orso…esci dal letargo!

Passeggiando nei boschi italiani sicuramente non capiterà di incontrare un orso, ma avere qualche informazione in più su questi animali dalle grandi dimensioni, può evitare situazioni spiacevoli.

Se decidiamo di organizzare un’escursione nelle zone boschive alpine italiane è bene conoscere alcune regole di comportamento nei confronti degli orsi; è saggio e importante per la sicurezza di tutti. Prima di tutto dobbiamo stare tranquilli, poiché è molto difficile incontrare qualche orso a spasso per i boschi, le loro abitudini e la loro timidezza li inducono a scappare, a nascondersi e ad evitare qualsiasi incontro…anche con l’uomo.

Per essere sicuri di non incrociarli è buona consuetudine fare piccoli rumori, ad esempio calpestare foglie e rami secchi, in questo modo gli orsi resteranno nel nascondiglio; al contrario le grida e gli schiamazzi inutili possono spaventarli e stimolare l’azione di attacco.

Gli orsi hanno senz’altro dimensioni notevoli, hanno anche un carattere tranquillo e pacifico, ma se si spaventano possono reagire ed aggredire per difendersi.

E’ bene non lasciare rifiuti o avanzi di pic-nic nel bosco, perché oltre ad essere inquinanti, fanno da richiamo per i plantigradi, che sono sempre affamati e alla ricerca di cibo; inoltre quando mangiano non gradiscono disturbi di alcun genere.

Se infine, e per puro caso, vediamo un bell’orso bruno in lontananza, lo possiamo osservare certamente ma con cautela, mantenendo le distanze, evitando di muoversi velocemente e di strillare a squarciagola, poiché questi vengono interpretati come segnali d’attacco; quindi meglio tornare lentamente e silenziosamente sui propri passi.

Solitamente queste poche indicazioni valgono sempre, per evitare di arrecare disturbo alla fauna del bosco, ricordiamoci che in questo caso siamo ospiti e occorre rispettare le regole della natura.

La primavera è il periodo in cui l’orso bruno inizia a stiracchiarsi per uscire dalla tana dopo un lungo letargo, che comincia nel mese di novembre per terminare a marzo. Gli orsi trascorrono tale periodo all’interno di grotte naturali, a volte allargate e adattate allo loro stazza; è invece raro che vengano scavate nel terreno, in quanto i plantigradi sono molto pigri e approfittano di ciò che la natura mette loro a disposizione. Solitamente l’ingresso di queste caverne è poco visibile e di dimensioni ridotte rispetto alla loro mole. All’interno gli orsi preparano  confortevoli giacigli utilizzando sterpaglie, foglie, erba e ramoscelli che raccolgono durante le uscite nel bosco. Nel periodo del letargo cadono in un profondo torpore, il metabolismo rallenta;  consumano lentamente le scorte di grasso che hanno accumulato nel corso delle altre stagioni. Nelle ore più calde dell’inverno escono per cibarsi per poi rientrare nelle tane e continuare il sonno.

Gli orsi sono animali massicci e imponenti, il peso dell’adulto raggiunge i 500 kg circa per un’altezza di 250 cm. Sono ricoperti da una folta pelliccia bruna, a volte con riflessi più chiari o più scuri. Di solito si muovono con il loro tipico passo dondolante, che sembra goffo e comico, ma è efficace e comunque molto più rapido del passo umano. Raramente corrono o galoppano, al massimo vanno al trotto. Nella camminata appoggiano sul terreno l’intera zampa, da qui il nome di plantigrado. Talvolta si alzano sulle zampe posteriori per ricercare il cibo o per spaventare un eventuale nemico.

Nonostante la mole possente riescono ad arrampicarsi sugli alberi, grazie ai robusti unghioni non retrattili, utilizzanti anche per scavare nel terreno. L’orso è anche un ottimo nuotatore.

Altre caratteristiche: la vista è mediocre, mentre l’udito e l’olfatto sono molto sviluppati, grazie ai quali riescono ad individuare possibili prede, anche a grandi distanze.

Gli habitat ottimali sono le aree forestali e boschive, dove possono trovare facilmente cibo e vivere tranquilli. Infatti l’orso bruno ha notoriamente un’indole solitaria e del tutto autonoma, solo occasionalmente si riunisce con gli altri, soprattutto quando c’è abbondanza di cibo. L’accoppiamento avviene principalmente tra i mesi di maggio e luglio; la gestazione dura in media 8 mesi. Gli orsetti rimangono con la madre il tempo necessario per imparare i comportamenti e le abitudini utili per il loro futuro.

Gli orsi si nutrono prevalentemente di vegetali (frutti, radici, tuberi, erbe, funghi, bacche), talvolta includono nella loro dieta pesci, insetti (formiche, api, vespe) e miele, se poi riescono a trovare i resti di qualche animale morto…beh mangiano anche questo.

Questi grandi plantigradi sono abbastanza pacifici, amano la solitudine, sono estremamente diffidenti, infatti è assai difficile incontrarne uno. Tendenzialmente preferiscono uscire dalla loro tana verso il tramonto o nelle ore notturne, mentre durante il giorno preferiscono riposare. Generalmente non sono  animali aggressivi e non attaccano per prima, a meno che non si trovino in una situazione di pericolo.  

[Fonte delle informazioni: http://www.pnab.it/  - http://www.mille-animali.com/]  

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