Confronto attraverso la mediazione familiare

Confronto attraverso la mediazione familiare

Un percorso da conoscere

All’interno di una coppia – coniugata e genitoriale – è possibile che nel tempo si creino divergenze e incompatibilità. Visioni diverse di obiettivi, necessità e valori. Le persone cambiano e con loro anche la coppia. La situazione diventa ancora più difficile se ci sono anche i figli.

All’origine della disgregazione di una coppia ci possono essere svariati motivi. Quali sono le strategie applicabili affinché il danno sia minore?

Una strategia ancora poco conosciuta è la mediazione familiare. Si tratta di un approccio attivo, basato sulla collaborazione. Uno spazio di confronto e di lavoro per giungere a soluzioni positive per tutti.

<<Mediare significa, quindi, educare le parti. […] E’ necessario accettare la dimensione perturbante di ogni relazione per permettere ad ogni relazione non solo di sopravvivere nella divergenza ma di crescere grazie e per la divergenza.>> [Fonte: http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/famiglia/2014-06-19/mediazione-familiare-configgere-senza-102954.php ]

<<Imparare a confliggere senza mai arrivare a sconfiggere.>> “Confliggere” significa lottare, combattere, contrastare l’altro. “Sconfiggere” significa abbattere l’avversario.

Nella mediazione familiare si dovrebbe imparare a confrontarsi senza arrivare a sopraffare l’altro. Questo è possibile solo se entrambe le parti sono disposte a un dialogo pacifico e rispettoso. Si viene a creare un cammino condiviso, anche se doloroso, tenendo conto soprattutto dei figli.

I figli reagiscono sempre al conflitto genitoriale. Alcuni in maniera esplosiva ed aggressiva. Altri incassano tenendo tutto dentro, manifestando poi problemi nell’alimentazione, nel sonno, nelle prestazioni scolastiche, in forme di regressione di vario genere.

Ogni membro della famiglia deve essere rispettato per le scelte fatte, tuttavia sono i figli che per primi devono essere tutelati. Devono essere rassicurati del fatto che non sono loro la causa della discordia e della separazione dei genitori, non sono responsabili. Si devono sentire liberi di amare indistintamente mamma e papà, non devono essere costretti a scegliere. E non devono essere usati come “arma” genitoriale.

Il mediatore familiare è quella figura professionale che accompagna i genitori in questo difficile percorso. Li aiuta a porre l’attenzione sulla possibilità di trovare, pur nel marasma emotivo, una risorsa e una soluzione pacifica.

Per approfondire http://www.aimef.it/

[Fonte testo: i siti sopra citati.]

[Fonte immagine: http://www.cambridgefms.co.uk http://www.goodtherapy.org http://www.famia.co.uk ]

 

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