Partecipare alla costruzione dell'identità
Tracce di un lungo percorso
L’identità della persona, non è un’etichetta che si appiccica al momento della nascita, né qualcosa di casuale. Bensì viene costruita nel corso del tempo, attraverso le esperienze vissute. Esperienze che lasciano tracce nella memoria.
Si tratta di un processo complesso. Abraham Maslow, psicologo statunitense, introduce il concetto di “bisogno”, ossia quella situazione in cui si trova una persona, nella quale avverte la mancanza di un bene materiale o immateriale.
Diversi sono i bisogni dell’individuo: fisiologici o primari e di sicurezza, affettivi, cognitivi e sociali.
I bisogni fisiologici o primari sono quelli che soddisfano la fame, la sete, il riposo, il bisogno di sentirsi puliti. Ma anche protetti.
Invece i bisogni affettivi sono legati al senso di appartenenza, di attaccamento, di accettazione. I legami profondi che si vengono a creare con i genitori e gli altri familiari, le amicizie, i compagni di classe. Senza un equilibrio affettivo la persona può risultare perturbata. Con l’accettazione il bambino riceve tutte quelle attenzioni positive che lo fanno sentire amato e benvoluto.
I bambini hanno bisogno di sperimentare il mondo. Spinti dalla curiosità, vanno alla scoperta dell’ambiente in cui si trovano. Hanno senz’altro bisogno della supervisione dell’adulto per preservarli dai pericoli, ma devono essere incoraggiati, stimolati. I bambini hanno bisogno anche del rinforzo, ossia di sapere se quello che stanno facendo è giusto, devono essere informati sulla qualità del proprio operato. L’apprezzamento e il riconoscimento sono essenziali.
Quindi sperimentazione del mondo materiale ma anche umano. Creare legami non solo con i familiari, ma anche con altre persone. I bambini hanno bisogno di socializzare, di comunicare e confrontarsi sia con i coetanei, sia con persone adulte. Ecco l’importanza degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.
Grazie a tutto questo si crea nella persona una struttura solida che l’accompagnerà nel lungo percorso dell’esistenza.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
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