Fare una critica è sempre necessario?
Oppure è un solo un modo per imporsi sugli altri?
<<Critica – Arte del giudicare. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere il vero dal falso, il certo dal probabile, il bello dal meno bello, il buono dal cattivo.>> [Fonte: http://www.treccani.it/ ]
Fare una critica è sempre più facile che riceverla. Ma chissà che cosa vi si cela dietro. E’ semplicemente il porgere all’altro un modo diverso di vedere una cosa? O si fa per invidia? Oppure ci si crede superiori? Si critica per migliorare la vita altrui?
Se proprio non si resiste, è comunque necessario adottare tatto e diplomazia. Meglio usare un linguaggio e un modo di interagire che non ferisca l’altro.
Intanto bando all’aggressività e alla cattiveria. Fare una critica aggredendo non fa altro che peggiorare la situazione. A meno che non vogliamo offendere in maniera subdola, usando appunto l’arte del giudizio.
Abbiamo mai pensato che ci possono essere persone che sbagliano per attirare l’attenzione?
Se in coda alla critica c’è un’esortazione al cambiamento, non ci aspettiamo che l’altro lo metta in pratica. Gli offriamo il nostro punto di vista, il passo decisivo non lo dobbiamo fare noi.
Laddove la critica sia giusta e necessaria, occorre dare ampia spiegazione, illustrare la motivazione che sta alla base dell’intervento. Aiutare la persona a trovare il modo adeguato per risolvere la situazione.
Talvolta invece è possibile lasciar correre. Non tutte le mancanze sono così irrimediabili e disastrose.
Alcune persone sostengono che criticare non sia così necessario. Il loro motto è “vivi e lascia vivere”, hanno la straordinaria abilità di farsi scivolare via tutto di dosso, quasi fossero impermeabilizzate. Un totale distacco però può far sembrare che siano anche poco coinvolte e presenti.
Mentre se si riceve una critica, come reagiamo? Sappiamo incassare il colpo con il sorriso? Oppure ce la prendiamo tenendo il muso lungo? O addirittura ci sciogliamo in lacrime?
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
[Fonte immagine: http://www.personalitytutor.com http://media.beam.usnews.com http://static1.squarespace.com https://www.cash-online.de ]