Canottaggio: singolo, a coppia o in squadra

Canottaggio: singolo, a coppia o in squadra

Tanto allenamento per tante soddisfazioni.

Questa disciplina, derivata dalla navigazione a remi, ha origini antichissime. I Greci e i Romani la inclusero nel loro programma di giochi e gare. I popoli del Nord, durante il Medioevo, diedero vita a vere e proprie sfide in mare aperto. Nell’anno Mille, in Italia, le Quattro Repubbliche Marinare adottarono il canottaggio come allenamento per gli uomini di mare.

Il canottaggio come sport moderno ebbe inizio nel 1829 in Gran Bretagna nelle acque del Tamigi. In seguito  fu conosciuto anche in altri Stati europei e poi approdò anche in America.

Come per tutti gli sport, anche nel canottaggio l’allenamento è fondamentale.

Le opzioni per le gare sono diverse: singolo, a coppie con o senza timoniere, quattro con o senza timoniere, a otto.

Ovviamente anche le imbarcazioni variano dimensioni. La postazione dove siede l’atleta  è collocata su una sorta di carrello mobile che scorre per dare maggiore potenza alla vogata. Soprattutto nelle gare a coppie, a quattro e addirittura a otto, il movimento deve essere sincrono, uniforme e armonico per assicurare all’imbarcazione velocità ed equilibrio.   

Per quanto riguarda le vogate troviamo: quella di punta o all’inglese e quella di coppia. Nel primo caso gli atleti hanno un solo remo che impugnano con due mani, mentre nella seconda hanno due remi per ciascuno.

Per avere maggiori info su questo sport, per cercare la scuola di canottaggio più vicina, suggeriamo di visitare il sito ufficiale della Federazione http://www.canottaggio.org/

[Fonte testo: il sito sopra citato.]

[Fonte immagine: http://www.circolocanottierinapoli.it  http://www.canottaggio.org  http://img.nauticexpo.it ]

 

 

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