Genitori, figli e le regole
Perché sono importanti per la crescita?
Gli “ingredienti” per una buona educazione sono: il dialogo, il rispetto e il sostegno reciproco, le regole.
Inizialmente i bambini piccoli sono dominati da un forte egocentrismo psicologico. Si sentono onnipotenti, vogliono che i loro desideri siano realizzati. Tutto e subito. Senza tener conto delle altre persone e del mondo fisico.
Le regole sono importanti perché pongono dei limiti a questo egocentrismo. Servono a mettere i bambini di fronte al mondo reale. Attraverso il dialogo occorre spiegare le motivazioni di certi comportamenti. Quali sono giusti e quali sono sbagliati.
Di sicuro il bambino non sarà felice di ricevere limitazioni al suo operato e al suo linguaggio. Manifesterà tali resistenze battendo i piedi, lanciando oggetti, strillando, aggredendo fisicamente e verbalmente. Ma è proprio in questo momento che i genitori non devono cedere. Le famose bizze non devono far sciogliere il cuore di mamma e papà.
Il buonismo e il permissivismo vengono spesso utilizzati per evitare questi “scontri” con i figli. Ma la relazione educativa e la crescita dei figli passa anche da questi momenti di conflitto.
Seguire le regole deve nascere in famiglia e deve proseguire nella scuola e nella società. Molti insegnanti sottolineano la difficoltà di convivenza sociale nei loro alunni. Difficoltà che i bambini si portano dietro da casa.
Diverse sono le motivazioni all’origine di questa difficoltà: gli adulti hanno perso autorevolezza; la struttura della famiglia è cambiata nel tempo, così come il suo funzionamento; incremento dell’isolamento e dell’individualismo; la prevalenza dei modelli consumistici ed edonistici; invadenza dei media e della tecnologia; distanza e conflitto tra famiglia e scuola.
[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]
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