Un sacco di caramelle!
Ne esistono di tanti tipi…al sapore di frutta, ripiene, al liquore, alla menta, molli…ce ne sono davvero per tutti i gusti!
Questo goloso dolcetto non è un’invenzione recente, anzi, i ben informati dicono che la sua nascita risale addirittura al settecento, grazie ai prodigi di un vecchio abate.
Un giorno, di tanto tempo fa, Labat (nome dell’abate), nella rustica cucina di una antica abazia, pensò di dar libero sfogo alle sue fantasie nell’arte culinaria di cui era gran maestro; prese dello zucchero, aggiunse acqua ed essenze profumate, ne fece un impasto e lo mise in un’enorme pentola, lasciando riscaldare tutto al calore del fuoco.
Nel giro di poco tempo l’intera abazia fu avvolta da un profumo delizioso, tutti si chiesero da dove provenisse questo aroma prelibato e corsero in cucina.
Labat prese l’impasto dal pentolone, che nel frattempo si era addensato, lo depositò su un tagliere di legno di castagno e lo lasciò raffreddare per qualche minuto; sembrava un enorme disco con uno spessore di circa due centimetri, un po’ appiccicoso e non del tutto perfetto.
Il sapiente abate era troppo contento e volle condividere con gli altri la sua nuova creazione, che fra l’altro non aveva ancora un nome; prese un coltello con una lama lineare ben affilata e provò a tagliare l’impasto, ma non ci riuscì. “Niente paura!” disse, aprì il cassetto del vecchio tavolo di cucina e ne estrasse un altro con una lama seghettata … niente da fare!!! Era diventato talmente duro che nessun utensile poteva scalfire questo impasto cristallino e profumato.
Bubbolando fra sé gli venne un’idea quanto mai stravagante, si rivolse all’abate falegname e chiese di prestargli il martello che usava in laboratorio; cominciò a colpire con tutta la sua forza questa cosa che non sembrava proprio volerne sapere di rompersi, ma dopo un paio di martellate saltarono fuori migliaia di pezzetti dalle forme più strane che invasero il tavolo.
Incuriosito ne prese uno e lo mise in bocca e ne assaporò tutta la dolcezza … il suo viso si illuminò di felicità, la sua bocca si allargò fino alle orecchie in un sorriso di compiacimento, i suoi occhi brillarono per la meraviglia che era riuscito a creare!
Ancora imbambolato raccolse tutti i pezzetti in una ciotola di legno e ne offrì agli altri abati … anche loro rimasero stupiti della bontà di quel minuscolo dolcetto e decisero di fare festa per onorare l’amico Labat e la sua creazione.
Non sapendo come chiamarlo gli dettero il nome latino di “canna mellis”, che era il nome della pianta dalla quale era estratto l’ingrediente principale.
Da allora i modi di fabbricazione delle caramelle si sono aggiornati ed evoluti, continuando però a portare allegria fra le persone.
E’ MOLTO IMPORTANTE … dopo aver mangiato caramelle o cose dolci ricordatevi una sana regola:
lavarsi i denti !!! Queste golosità sono deliziose per il palato e possono rendervi allegri, ma danneggiano i denti se non ben curati!