La Dott.ssa Valentina Vene ci parla dei grassi 'cattivi'

La Dott.ssa Valentina Vene ci parla dei grassi 'cattivi'

Sostanze che sarebbe meglio ridurre al massimo per la nostra salute.

Nella scorsa intervista con la gentilissima Dott.ssa Valentina Vene, dietista e nutrizionista, abbiamo parlato dei grassi “buoni”, ossia quelli che, in un certo senso, sono necessari all’organismo. Questa volta invece vedremo quali sono i grassi “cattivi”, cioè quelli che andrebbero evitati.

<<In effetti i grassi meno buoni rappresentano un fattore di rischio per la salute, soprattutto se il consumo è eccessivo.>>

A cosa si può andare incontro?     <<Un eccessivo consumo di grassi  rappresenta un fattore di rischio per sovrappeso, l’obesità, le malattie cardiovascolari fino ai tumori.>>

Le sostanze grasse si trovano comunemente negli alimenti.     <<E’ vero. Sono presenti nella carne, nel pesce, nelle uova, negli insaccati e nei formaggi, soprattutto entrano nella nostra alimentazione come condimenti (olio, burro, panna etc..) e/o come ingredienti ampiamente utilizzati dall’industria alimentare (olii vegetali, margarine…) aggiunti per conferire agli alimenti maggior sapore, morbidezza, croccantezza, fragranza, ecc.>>

Quindi se mangiamo della carne, ad esempio cotta al burro, poi magari aggiungiamo una salsa maionese, certamente la quantità di grassi aumenta notevolmente. Come possiamo imparare a gestire la quantità di lipidi che assumiamo? 

<<A detta degli esperti, gli Apporti Giornalieri di Riferimento per la Popolazione Italiana (LARN 2014) per una persona adulta, la percentuale di lipidi giornalieri dovrebbe oscillare fra il 25 e il 30% delle calorie totali giornaliere. Gli acidi grassi saturi, meno del 10%; i polinsaturi (omega 3 e 6), tra il 5 e il 10%; i grassi trans, il meno possibile.>>

Avevamo già conosciuto gli Omega 3 e 6, mentre dei saturi e dei trans cosa può aggiungere?

<<I grassi saturi li troviamo principalmente dalla carne, formaggi, uova, salumi, ecc., per semplificare, possiamo dire che derivano da alimenti di origine animale anche se esistono prodotti vegetali come l’olio di cocco e di palma che ne sono molto ricchi. Sono una tipologia di grassi  implicati nei processi metabolici responsabili dell’incremento dei livelli di colesterolo nel sangue. Gli acidi grassi trans, sono assai temuti e ritenuti i più dannosi, poiché favoriscono l’insorgenza di aterosclerosi. Si trovano principalmente in tutti quei prodotti che hanno subìto manipolazioni industriali, come ad esempio cibi da forno, cibi fritti, dolci, snack, ecc. Sembrerebbero quelli maggiormente responsabili del rialzo del colesterolo nel sangue  favorendo eventi cardiovascolari, come l’infarto miocardio, ad oggi ancora prima causa di mortalità a livello mondiale.>>

Anche il colesterolo?

<<Si, il colesterolo è presente nei cibi di origine animale. Giornalmente viene prodotto a livello del fegato una certa quantità di colesterolo (circa 4 g al giorno), a cui si somma quello introdotto con gli alimenti di origine animale (burro, strutto, lardo, panna, carne, pesce, formaggi, salumi, ecc.) . Un eccessivo apporto alimentare di colesterolo può aumentare il suo tasso nel sangue e compromettere così il regolare flusso ematico accumulandosi sulle pareti delle arterie. Ciò aumenta il fattore di rischio per infarto e ictus.>>

La prossima volta offriremo ai follower qualche Suo consiglio prezioso. Viveresani.it ringrazia la Dottoressa per la disponibilità e ricorda i suoi recapiti per ricevere consulenze dirette.

Valentina Vene, Dietista e Nutrizionista.

Consulenza nutrizionale, di educazione alimentare e di terapia dietetica rivolta ai bambini, agli adulti e alle persone in corso di patologia.

Cell: 331 – 76 91 290                       Email: [email protected] 

[Fonte immagine: http://www.watchfit.com/ ]

 

 

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