Una spezia prelibata: lo zafferano

Una spezia prelibata: lo zafferano

Attenzione alle contraffazioni.

Fra le numerose, e soprattutto, prelibate spezie troviamo lo zafferano. Ricavato dalla Crocus Sativus, chiamata comunemente “croco”, pianta originaria dell’Asia Minore. Nell’antichità, le popolazioni greche, egizie e romane, utilizzavano lo zafferano principalmente in ambito culinario, ma anche come tintura ed infine come medicamento.

Nel corso del tempo, intorno all’anno 1000, è giunto fino in Europa. Oggi viene coltivata in Francia, Spagna e Italia. Nel nostro Paese ha acquisito il marchio DOP e IGP lo zafferano abruzzese e sardo.

Il suo fiore ha la forma di calice, con una colorazione lilla pallido. Mentre spiccano gli stimmi rossi, esili, lunghi circa 3 cm, dai quali si ottiene lo zafferano. Questi filamenti sono talmente fragili che vengono raccolti manualmente e richiedono una notevole lavorazione, sempre manuale.

A seguito della lavorazione, gli stimmi vengono ridotti in polvere, che una volta messa a contatto con  liquidi, in special modo caldi, produce la tipica colorazione gialla. 

Per ottenere un chilogrammo di zafferano sono necessari ben 200 mila stimmi. Proprio per questo viene considerato una spezia pregiata e costosa. Però è anche vero che per insaporire una pietanza è sufficiente una quantità molto ridotta della polvere.

In cucina lo zafferano viene utilizzato per insaporire primi piatti (il famoso riso alla milanese, oppure nelle zuppe, o la semplice pasta al burro), carne bianca (pollo e tacchino, pesce), pane speziato. Gli chef lo usano anche nelle loro sperimentazioni di dolci o per fare degli accostamenti davvero gustosi.

Per approfondire http://www.zafferanoitaliano.it/

[Fonte testo: http://www.cannamela.it/ ]

[Fonte immagine:  http://www.sharbatrepublic.com/ ]

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