Quali regole per l'alimentazione dei bambini?
La piramide alimentare può essere un ottimo strumento di riferimento.
I bambini imparano molto dalla famiglia, comportamenti, tradizioni e buone maniere; spesso però anche abitudini non corrette, ad esempio per quanto concerne il rapporto con il cibo.
Indagini in ambito pediatrico hanno rilevato un dato davvero allarmante: i bambini e gli adolescenti del nostro Paese detengono il primato, a livello europeo, per i disordini alimentari, in modo particolare per l’obesità.
Le cattive abitudini alimentari, adottate fin da piccoli, rappresentano la causa maggiore nell’insorgenza dell’obesità. I genitori devono prestare attenzione nell’offrire ai propri figli una dieta varia, equilibrata e sana.
Soprattutto durante l’età evolutiva, il cibo è fondamentale per la crescita, un abuso può causare problemi sia di natura fisica che psicologica.
Gli sbagli più comuni che i genitori commettono in questo ambito riguardano:
1) un’eccessiva offerta, e relativo consumo, di merendine e snack, ad alto contenuto calorico, ma poveri dal punto di vista nutrizionale;
2) una dieta ripetitiva, quindi mancanza di varietà e di alternative valide;
3) l’assenza della colazione mattutina; talvolta la fretta, altre volte la mancanza di abitudine, questo pasto fondamentale viene saltato.
La famiglia svolge un ruolo determinante in questo senso. L’educazione alimentare non deve avvenire tramite rimproveri, imposizioni, proibizioni e castighi, bensì attraverso l’esempio positivo di mamma e papà.
I momenti del pranzo e della cena sono molto importanti, rappresentano l’occasione per stare tutti insieme, per gustare i cibi lentamente, per dare un insegnamento alimentare. Sono momenti conviviali preziosi.
La colazione del mattino è assolutamente necessaria, perché consente di introdurre nell’organismo una quantità calorica adeguata per affrontare gli impegni della mattina a scuola. Così come le merende o spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, permettono di non arrivare ai pasti principali con un appetito famelico, con il conseguente introito eccessivo di alimenti, difficili e faticosi da digerire.
Per avere un riferimento su cui basare le scelte dei cibi a tavola, la famosa piramide alimentare può essere abbastanza esaustiva, magari condivisa anche con il pediatra.
Sezioniamo idealmente la piramide in quattro piani. Alla base troviamo: pane, pasta, riso e cerali, alimenti che contengono carboidrati, quindi una buona fonte di energia, alla quale si aggiungono anche vitamine, sali minerali e fibre.
Salendo al primo piano troviamo tutti i cibi di origine vegetale: frutta e verdura. Come sappiamo sono ottimi fornitori di vitamine e sali minerali. Questi cibi dovrebbero abbondare sulle tavole.
Al secondo sono collocate: carne rossa e bianca, uova, pesce, frutta secca, latte, formaggi, yogurt. Cibi che forniscono buone quantità di proteine, ma anche ferro , calcio e zinco. Le proteine della carne, del latte e delle uova, vengono chiamate nobili, poiché hanno una composizione chimica molto simile alle proteine presenti nell’organismo umano, per questo hanno un elevato valore biologico.
Infine, all’apice della piramide alimentare, troviamo i dolci e altri tipi di grassi, caratterizzati da una scarsa quantità di nutrienti e un’abbondante concentrazione di calorie. E’ ovvio che i dolci non devono essere eliminati completamente, ma da abitudine mal sana possono trasformarsi in golose eccezioni.
Altra regola basilare: non deve mai mancare l’acqua. Negli zainetti dei bambini è di buon uso mettere una bottiglietta d’acqua in modo da abituarli a bere frequentemente.
Qualche altra dritta utile: eliminare dalla casa tutti i cibi spazzatura; invitare i bambini a mangiare lentamente, in modo da facilitare anche la digestione; non utilizzare il cibo come premio, gratificazione o ricompensa oppure trasformarlo in minaccia o castigo; coinvolgere i bambini nella preparazione dei cibi o nell’allestimento della tavola; tenere spenta la TV durante i pasti.
[Fonte: Optima]