Che barba i compiti a casa!

Che barba i compiti a casa!

…ma sono necessari per allenarsi nelle attività scolastiche e diventare sempre più bravi.

Da qualche tempo si è aperta una vera e propria battaglia tra insegnanti e genitori circa i compiti a casa. Studenti e genitori li detestano, maestre e professori li pretendono. In realtà non si tratta di una novità, infatti da quando è nata la scuola i compiti pomeridiani sono sempre stati odiati dai ragazzi.

Il corpo insegnante di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, è sempre più pressato dai programmi ministeriali troppo lunghi e, avendo il pensiero fisso di portali a termine, finiscono per assegnare una quantità di compiti spropositati, delegando ai genitori l’onere di spiegare e insegnare. Però non sempre gli adulti di casa hanno competenze o tempo per farlo.

Occorre dire anche che oggi la scuola prevede spesso il tempo prolungato, ossia i ragazzi si fermano a lezione anche nel pomeriggio, però non per fare i compiti, bensì per continuare il programma di studi. Invece in passato, il vecchio “doposcuola” serviva a studiare e a svolgere gli esercizi, con il supporto di insegnanti o educatori qualificati, in modo che, una volta finiti i bambini potevano giocare oppure dedicarsi ad altre attività.

Oggi spesso gli scolari tornano a casa stanchi e con i compiti ancora da eseguire, ovviamente il risultato di tutto questo è controproducente. Il cervello umano non è un semplice contenitore da riempire all’infinito. Numerose ricerche dimostrano che superare un certo numero di ore di studio non ha assolutamente un effetto positivo, anzi il sistema cognitivo risulta affaticato e incapace di recepire cose nuove.

Questo non significa che i compiti a casa siano sbagliati; la verità, come spesso succede sta nel mezzo, ossia è necessario stabilire un equilibrio.

La mattina in classe l’insegnante affronta l’argomento, lo spiega, lo esemplifica, poi, a distanza di qualche ora o qualche giorno, a casa, lo si riprende di nuovo, approfondendolo e stabilizzando quanto già acquisito.

Il lavoro assegnato a casa svolge un ruolo importante, permette di consolidare ciò che è stato spiegato la mattina. Attraverso l’esercizio vengono “fissate” le conoscenze acquisite.  E’ una sorta di allenamento in vista della partita, solo che qui non si parla di sport, ma di attività scolastiche necessarie per la vita e il lavoro.

Ovviamente la quantità deve essere moderata, i tempi di studio pomeridiano devono essere alternati a pause, è chiaro che dipende anche dal tipo di classe frequentata.

I compiti a casa servono anche per accrescere l’autodisciplina e l’autonomia dei ragazzi, per imparare a gestire i tempi, seguire delle regole, sviluppare il senso del dovere e l’abitudine al lavoro. I compiti rappresentano una prova in cui i bambini devono misurarsi da soli. In questo caso il genitore deve svolgere semplicemente un ruolo di supporto, gratificando il figlio quando riesce nel suo lavoro, ma senza sostituirsi a lui.

E’ importante abituare i figli a studiare in maniera autonoma, in questo modo si incoraggiano a cercare le soluzioni più adatte a loro. Magari è opportuno aiutarli a trovare il personale metodo di studio e di organizzazione.

Ecco un’altra cosa importante! Il commettere gli errori durante i compiti, non deve procurare timore e ansia; l’insegnante che segna l’errore, capisce che il bambino ha bisogno di un ulteriore approfondimento e spiegazione, se interviene il genitore con le correzioni, per evitare brutte figure al figlio, non fa la cosa giusta; l’insegnante in questo caso crede che l’apprendimento sia andato a buon fine, mentre non lo è.

Può succedere anche che il ragazzo vada a scuola senza i compiti fatti, a questo punto piuttosto che obbligarlo ad eseguire gli esercizi è consigliabile lasciarlo fare e che se la veda  direttamente con l’insegnante in classe. Il genitore a quel punto può negare l’uscita con le amiche, o l’allenamento di calcio, ecc. in questo modo cerca di incentivare il senso di responsabilità e di autonomia.

Spesso, stimolando l’interesse e la motivazione i compiti non pesano più!

        

 

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