Una bontà chiamata caffè

Una bontà chiamata caffè

Quando è nata la famosa macchinetta?

In casa delle famiglie italiane almeno una macchinetta del caffè c’è sicuramente. E’ davvero curiosa la sua invenzione. Bisogna andare indietro nel tempo fino al 1933. Il signor Bialetti ebbe l’intuizione osservando sua moglie fare bucato.

Non era il lavaggio a mano, già era stato fatto un passo avanti anche in questo ambito. Si trattava di una piccola cisterna, in cui veniva messa l’acqua, il detersivo e gli indumenti da lavare. Questa cisterna era  dotata di un tubo vuoto internamente con due fori nella parte superiore. Portata ad ebollizione, l’acqua saliva dentro il tubo per poi ricadere sul bucato, che veniva lavato in maniera uniforme.

Il signor Bialetti sfruttò il medesimo meccanismo. Per dare vita alla sua idea, utilizzò l’alluminio. Ecco che nel giro di poco tempo la macchinetta per il caffè invase il mercato italiano e non solo.

Agli inizi degli anni ’50 fu il figlio del signor Bialetti a raccogliere il testimone. E’ lui a disegnare il famoso “omino baffuto col braccio alzato” e diventa simbolo riconoscibile in tutto il mondo.

[Fonte testo e immagine: https://www.bialetti.com/ ]

 

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