Gufi o allodole?
Dipende dal cronotipo
Ci sono persone che sono maggiormente attive la mattina, altre la notte. Ad esempio, fra gli studenti c’è chi preferisce alzarsi presto per ripassare la lezione, chi invece la sera dopo cena. Si tratta del cronotipo o ritmo circadiano, una caratteristica personale legata al proprio patrimonio genetico.
<<L’orologio circadiano, collocato in una piccola area del nostro cervello, è intimamente legato da un lato al nostro organismo e dall’altro al nostro ambiente. […] L’orologio presente nel cervello, guidato dal nostro patrimonio genetico, ci rende svegli, assonnati, attenti, dinamici, felici o tristi a seconda dell’ora del giorno. Questi ritmi guidano il nostro modo di interagire con il mondo esterno, quando ci alziamo, quando usciamo e quando ci corichiamo.>> [Fonte: Il buon sonno. L’orologio della salute. Di M. Terman, I. McMahan]
L’essere mattinieri o nottambuli dipende sia da fattori esterni (luce e buio) sia da fattori interni derivanti appunto dai geni ereditati dei singoli soggetti. Ma anche da una semplice preferenza.
Simpaticamente vengono distinte allodole, gufi e una terza possibilità: colibrì.
<<Alcuni sono allodole. Si svegliano molto presto, all’alba, prima del suono della sveglia e possono cominciare ad addormentarsi presto la sera. Altri sono gufi. Faticano ogni mattina a svegliarsi per andare a lavoro o a scuola. […] La sonnolenza non li abbandona se dopo alcune ore.>> [Fonte: Il buon sonno. L’orologio della salute. Di M. Terman, I. McMahan]
<<Il colibrì, per esempio, regola il suo ritmo con la luce del sole; non è né eccessivamente mattiniero, né nottambulo, il suo livello energetico cresce e decresce con l’evolversi della giornata, è in equilibrio tra le due polarità precedenti.>> [Fonte: Il potere del riposo. Ottenere di più, lavorando di meno. Di M. Danon]
Tuttavia nell’arco della vita il cronotipo può subire delle variazioni. Ad esempio come conseguenza del tipo di lavoro svolto. Chi fa prevalentemente un lavoro notturno o su turni ha il ritmo circadiano alterato. Ma anche l’età influisce.
<<Il cronotipo mattiniero è molto comune tra i bambini e può apparire già dopo poche settimane di vita. Ma verso i sei anni questa tendenza […] punta dritto verso uno stile nottambulo durante la pubertà. L’abitudine può restare per tutta la maturità, ma quando gli anni sono 50 e passa si assiste a una riconversione verso “l’oro in bocca” del mattino.>> [Fonte: https://www.fondazioneveronesi.it ]
[Fonte testo: le citazioni appartengono ai libri e al sito indicati nell’articolo.]
[Fonte immagine: https://www.csmonitor.com https://www.sleepwatchapp.com ]