Ritorno all'essenziale

Ritorno all'essenziale

Il famoso detto Less-is-more

Può capitare a tutti di giungere a quel momento in cui si dice: non ne posso più della stessa routine!

Ci si sente come arenati, senza alcun guizzo di vitalità. La noia, invece di esserci amica, diventa un macigno che non ci lascia fare nemmeno un passo.

L’insoddisfazione ombreggia sull’attività lavorativa, ha rabbuiato tutto l’estro creativo. Sulla vita di coppia e sulle relazioni, che appaiono appiattite. Tutto sembra estraneo, sterile.

Forse è l’ora di cambiare!

Iniziamo a fare pulizia, a liberare un po’ di spazio fuori, ma soprattutto dentro di noi.

Passiamo fisicamente in rassegna le stanze della casa. Quali cose possono essere eliminate: vendute, regalate, riciclate, buttate?

Libri, cd, dvd, foto, oggetti d’arredo. Apriamo cassetti e armadi. Vestiti, scarpe, accessori. Carte, biglietti da visita, appunti. Tutto ciò che andava bene una volta e che adesso non corrisponde più alla persona che siamo.

Ritornare così all’essenziale, svincolarsi da tutto ciò che nel tempo è diventato attaccamento inutile. Spezzare quei legami che non hanno più ragion d’essere. Sgravarsi di tutti quei pesi che non consentono di spiccare il volo.

E’ un’operazione non facile. Occorre ascolto, impegno, determinazione, organizzazione. Diamoci tempo, in questi casi la fretta non è buona consigliera.

Lo spazio lasciato vuoto non deve spaventare perché è lì pronto ad offrirci nuove esperienze e opportunità di crescita.

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]

[Fonte immagine: http://www.cwhc.org.au ]

 

 

 

 

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