Cos'è la PICA?
Ingestione di sostanze non alimentari
Durante il primo anno di vita, una volta appresa la capacità di spostarsi nell’ambiente circostante, il bambino sviluppa la tendenza a mettere qualsiasi cosa in bocca: foglie, gesso, spago, stoffa, ecc. E’ un comune comportamento esplorativo. Assaggiare e ingerire sostanze non commestibili. Ecco perché occorre fare attenzione alle cose lasciate in giro per casa.
Se tale comportamento è ritenuto normale nel primo anno di vita, diventa patologico se persiste nei periodi successivi.
Nel sito http://www.stateofmind.it/ leggiamo: <<Nel DSM-5 la pica è inserita nel capitolo “Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, mentre in precedenza nel DSM-IV-TR veniva classificata all’interno dei “Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dell’infanzia o della prima fanciullezza.”>>
<<L’insorgenza della Pica si pone abitualmente fra i 12 e i 24 mesi, più frequentemente si ritrova questo comportamento in bambini ritardati mentali o con gravi deprivazioni ambientali; scompare di solito nella prima fanciullezza ma può persistere nell’adolescenza o raramente continuare nell’età adulta.>> [Fonte: Approccio evolutivo alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Di M. G. Martinetti, M. C. Stefanini]
Le cose più usuali che i bambini con Pica mangiano sono: pastelli, capelli, piccoli sassi o materiale di plastica, sabbia, insetti, addirittura escrementi.
Tale situazione comporta gravi conseguenze: avvelenamento, blocco e parassitosi intestinale.
Occorre rivolgersi immediatamente al pediatra e al neuropsichiatra infantile per una diagnosi tempestiva e corretta.
[Fonte testo: le citazioni appartengono al sito e al libro indicati nell’articolo.]
[Fonte immagine: http://clipground.com ]