Come gestire e trattare gli infortuni alle dita nel giocatore di basket
A cura di Giacomo Gelardini e Marco Beneforti
Gli infortuni alle dita della mano si verificano in quasi tutti gli sport e sono particolarmente comuni nei giocatori di basket. Queste lesioni possono essere di vario tipo: vanno da lievi ferite (che richiedono poco trattamento) a fratture e lussazioni gravi (che possono richiedere un intervento chirurgico). Per fare un buon recupero e guarire dall’infortunio è necessario determinare la diagnosi esatta e iniziare il trattamento il più rapidamente possibile. Il tempo è essenziale per ottenere un buon risultato.
Queste lesioni possono verificarsi in molti modi e manifestare una varietà di sintomi quali dolore, gonfiore, rigidità, deformità e mal posizionamenti. Tuttavia, la gravità dei sintomi non sempre è correlata con la gravità della lesione. Un lieve infortunio che richiede un trattamento minimo può manifestarsi all’inizio con grande dolore e gonfiore; allo stesso tempo un infortunio più grave può manifestarsi con lieve dolore e rigidità.
Di conseguenza è importante che sia fatta un’attenta valutazione da parte di un ortopedico o un fisioterapista.
L’esame fisico e raggi X sono due componenti chiave che aiutano a valutare con precisione e diagnosticare lesioni delle dita che si verificano durante gli eventi sportivi. Preferibilmente questa valutazione deve avvenire entro le prime 48 ore dopo il verificarsi del danno. Fasciare il dito e andare dal dottore dopo alcune settimane perché i sintomi non sono passati non è la cosa giusta da fare!!
Subito dopo l’infortunio si consiglia di mettere in atto il così detto protocollo RICE: Rest-Ice-Compression-Elevation (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione) questi sono i trattamenti immediati per quasi tutte le lesioni delle dita.
La continua immobilizzazione, tuttavia, può non essere appropriata per tutte le lesioni e può portare a rigidità inutili. L'unico modo per determinare il tipo di trattamento necessario è quello di andare da un medico ortopedico e da un fisioterapista per eseguire un esame fisico ed eventualmente fare esami strumentali quali Radiografia, Ecografia o Risonanza Magnetica.
Vediamo alcuni esempi.
Uno degli infortuni più comuni nel giocatori di basket è conosciuto come un “dito a martello”.
Questa lesione si presenta quando la palla colpisce la punta del dito. Quando il dito è esteso, il colpo causa una forte e improvvisa flessione dell'articolazione interfalangea distale (ultima falange del dito).
Questo meccanismo porta ad una rottura o strappo del tendine estensore del dito. E’ seguita da dolore e gonfiore e l’atleta assume una posizione in flessione con l'impossibilità di estendere la punta del dito. Un dito a martello non guarisce senza un trattamento adeguato. Se non trattato, il danno può portare a gonfiore permanente, deformità, disagio e limitazione funzionale.
L’interfalangea prossimale (articolazione centrale del dito) è il sito di infortuni piuttosto gravi tra cui la rottura di legamenti e tendini, fratture e lussazioni.
Queste lesioni possono spesso essere accompagnate da avulsione e distacchi ossei che si verificano quando una piccola porzione di osso è strappata via dall'osso stesso rimanendo ancorata al tendine o legamento.
Queste piccole fratture hanno protocolli di trattamento particolari poiché sono coinvolti tendini e legamenti e il danno è molto vicino all’articolazione.
Le articolazioni metacarpo falangee (zona alla base del dito) possono essere sede di lussazioni : si ha cioè uno spostamento dei due capi articolari che non stanno più nella sede articolare, provocando per così dire una “dislocazione”. La lussazione può essere ridotta sul campo da gioco (rimettendo l’osso al suo posto); questa tuttavia è una manovra molto rischiosa e complicata e deve essere eseguita con attenzione da parte del medico o del fisioterapista che si trova sul campo.
Tutte le articolazioni dislocate richiedono un'ulteriore valutazione con radiografia e ecografia per valutare tendini, legamenti, articolazioni e lesioni ossee che potrebbe non essere immediatamente evidenti.
Sul campo da basket non c'è modo sicuro per differenziare una lesione significativa da un lieve infortunio.
Il miglior modo per gestire un infortunio alle dita è mettere il ghiaccio, immobilizzare il segmento infortunato e rivolgersi al medico o al fisioterapista della squadra che faranno una valutazione e decideranno il trattamento più adeguato.
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[Fonte testo e immagini: Brotzmann et al., David C. Rehak, MD]