Cambiare colore come un camaleonte
Le meraviglie del mondo animale
L’aspetto estetico dei camaleonti non è proprio il massimo. Ci sono persone che li adorano e altre che ne stanno ben lontane.
Le varie specie di camaleonti sono collocate in diverse parti del mondo. Europa, Asia e Africa.
I camaleonti sono dotati di quattro zampe che terminano con cinque dita disposte in due gruppi opposti, che all’occorrenza si trasformano in vere e proprie tenaglie. Hanno una coda lunga e prensile. Gli occhi sono mobili e indipendenti l’uno dall’altro, consentendo una visione davvero ampia. La lingua è lunghissima e arrotolata su se stessa.
Gli insetti sono il loro cibo preferito. Li catturano srotolando velocemente la lingua viscosa. La preda resta incollata dal muco linguale e trascinata all’interno della bocca.
La caratteristica predominate dei camaleonti è la capacità di cambiare colore adattandosi all’ambiente esterno. Escamotage che consente di nascondersi dai nemici ma anche dalle prede.
La capacità di cambiare colore è dovuta alla presenza di “cromatofori”, particolari pigmenti della pelle, che contraendosi o dilatandosi, permettono agli animali di variare la colorazione. Sono lamelle sottili che producono un fenomeno di iridescenza.
Un primo strato di cromatofori gialli sono situati subito sotto l’epidermide. Poi troviamo quelli di colore nero e rosso, infine blu e bianchi. Se i cromatofori neri sono totalmente dilatati e gli altri sono contratti, la colorazione sarà nera. Se invece sono parzialmente dilatati e gli altri contratti ecco emergere il colore blu. La dilatazione dei gialli e blu forma la colorazione verde. E così via.
Tali modificazioni possono essere rapide o lente. Questa capacità viene chiamata “camaleontismo”. Sembra semplice, ma in realtà si tratta di un fenomeno molto complesso. Intervengono fattori nervosi ma anche ormonali.
[Fonte testo: Enciclopedia Rizzoli Larousse.]
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