Imparare a godersi la vita

Imparare a godersi la vita

Come si fa?

L’espressione “imparare a godersi la vita” può trarre in inganno. Per molti si tradurrebbe in “fare cose stravaganti, estreme, fuori dal comune, divertimento, sballo, ecc.” Niente di tutto questo. Vuol dire “andare alla ricerca del piacere”.

Fin dalla nascita l’essere umano è proteso alla ricerca del piacere. Il bambino cerca cibo, calore, affetto, riposo. Il piacere svolge una funzione evolutiva. Serve alla persona per crescere.

Il piacere spinge a cercare e creare relazioni, incoraggia alla conoscenza del mondo. E’ il cibo preferito del nostro cervello.

Ogni giorno la vita è pronta ad offrirci opportunità e sorprese, ma noi, calati nelle abitudini e nel frenetico tran tran, quasi non ce ne accorgiamo.

Ovviamente non è possibile fare una semplice lista di cose da fare uguale per tutte le persone. Ognuno sa cosa gli dà piacere.

Per ottimizzare il piacere occorre: vivere liberamente l’esperienza, lasciarsi ispirare dal momento, limitare gli schemi rigidi, fare nuove scoperte, evitare giudizi e bilanci, assaporare il presente, tentare qualche cambiamento, liberarsi dalla convinzione che “così fan tutti” sia meglio di come faresti tu.

Il piacere non è qualcosa di molto lontano o di molto costoso o di irraggiungibile. E’ nascosto dentro se stessi. Diverso in momenti diversi. Mettiamo le ali ai nostri desideri e continuiamo a meravigliarci.

Gli autentici ricercatori del piacere sono i bambini. Osserviamoli e apprenderemo cosa significa il “piacere”.

[Fonte immagine: http://www.healthwellnesscolorado.com  http://www.onegoodthingbyjillee.com ]

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