Qual è il tuo rapporto con lo specchio?

Qual è il tuo rapporto con lo specchio?

Gioie e dolori.

Lo specchio mette davanti agli occhi il nostro corpo, come realmente siamo. L’immagine riflessa non mente, è spudoratamente sincera. Il rapporto che la persona ha con lo specchio cambia nel corso degli anni.

Il bambino molto piccolo, di circa due anni, posto davanti allo specchio, è meravigliato e divertito di ciò che vede riflesso. E’ un’esperienza fondamentale. Nel tempo si riconosce e capisce che quello riflesso è proprio lui. Questa acquisizione testimonia l’avvenuta differenziazione fra sé e gli altri.

Durante l’infanzia il rapporto con lo specchio è tutto sommato positivo. Con l’arrivo dell’adolescenza le cose cambiano. Spesso le trasformazioni del corpo non piacciono molto. L’immagine che la persona ha nella propria mente, talvolta, non corrisponde con quella che vede riflessa. Ecco le prime crisi e i primi malesseri.

Malesseri che spesso accompagnano la persona anche nelle epoche successive.

I modelli che i mass media propongono non aiutano per niente. Sono figure femminili e maschili che ostentano una presunta perfezione. Soprattutto nell’era dei selfie e dei video postati su Internet, dove l’apparire è significante, anzi quasi vitale, le imperfezioni non sono accettate.

Sembra che sia più importante farsi accettare dal web e dai social che non da se stessi.

E’ necessario un cambio di pensiero e di rotta.

E’ fondamentale imparare ad accettarsi per come siamo. Dobbiamo innamorarci di noi stessi, non per narcisismo, ma perché nel mondo non c’è nessun altro come noi. Perché siamo unici, irripetibili. Siamo estremamente preziosi.

Non rifuggiamo lo specchio. Non abbiamo paura del nostro corpo, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. 

Lanciamo una sfida. Prenditi un momento per stare con te stessa o con te stesso. Mettiti nuda o nudo davanti allo specchio. Fai delle smorfie, delle linguacce, dei versacci. Fai dei movimenti goffi. Ridi. In questa prima parte puoi mettere un sottofondo musicale divertente, spassoso, leggero. Sorridi. Poi guardati come se indossassi un meraviglioso abito. Osserva il corpo in movimento. Ora cambia il sottofondo musicale. Poi soffermati sul viso. Guardati negli occhi.

Dedica a te stessa o a te stesso “A te” di Jovanotti” o “La cura” di Battiato” e....innamorati di te!

Se scende una lacrima...non preoccuparti...perché  “sei un essere speciale”. 

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]

[Fonte immagine: http://positivetruth.com http://www.blogcdn.com http://images.agoramedia.com http://i.dailymail.co.uk ]

 

 

 

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